Carne coltivata, insetti, alghe: il cibo del futuro

Annamaria si reca alla visita pianificata con il suo medico nutrizionista. È decisamente in sovrappeso e soffre di una serie di piccoli disturbi legati alle sue cattive abitudini alimentari e a una storia di allergie o intolleranze alimentari mai adeguatamente approfondita. Seguendo il consiglio del suo medico di base ha deciso di affidarsi alle cure di uno specialista, col quale sta affrontando un percorso che prevede una dieta, ma anche e soprattutto l’adozione di un comportamento alimentare corretto.
“Buongiorno, dottore”.
“Buongiorno, signora, come sta?”
La donna appare di ottimo umore e questo è un buon segnale, visto che alla prima visita il medico si era trovato di fronte a una paziente scoraggiata e rassegnata. “Bene, dottore! Cioè... meglio. Non dico che sto seguendo proprio tutto quello che mi ha consigliato, ma ci sto provando. Non è facile cambiare abitudini, mangiare meno. Non è semplice evitare i fuori pasto. Mi viene una fame tremenda, ma sono contenta perché mi sto impegnando e ho capito che il punto, come mi ha spiegato lei, non è solo perdere qualche chilo, ma mangiare meglio, nutrire correttamente il mio corpo”.
“Bravissima!” risponde il medico, pensando che qualche volta si hanno soddisfazioni con i propri pazienti.
“A proposito, dottore, una mia amica mi ha consigliato la spirulina e devo ammettere che... da quello che c’è scritto in internet è fantastica!”
A fronte di questa affermazione il medico pensa tra sé e sé: “Ecco, lo sapevo che non dovevo essere troppo ottimista, sarebbe stato tutto troppo facile senza qualche complicazione. E invece devo preoccuparmi dell’ennesima persona che pensa di risolvere tutto con un prodotto miracoloso...”
Lo specialista sa però che l’atteggiamento più efficace è l’ascolto, il mostrarsi interessati per poi riuscire a far passare un’informazione corretta senza che la sua paziente si metta sulla difensiva, per cui le dice: “Si spieghi, signora”.
“Dottore, la spirulina è un’alga che fa benissimo!”